Il Rettore Giovanni Puglisi annuncia l’apertura dei nuovi laboratori di biomedicina

«Senza la scienza il mondo è in ginocchio». Così ha esordito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 dell’Università Kore di Enna. Non a caso, questa realtà accademica, dai connotati unici e virtuosi nel suo genere, ha visto una crescita esponenziale nel giro di pochissimi anni.

Oggi questo polo universitario conta 10mila iscritti provenienti non solo dal sud Italia, ma anche da paesi del bacino mediterraneo. Un segnale importante grazie ad una intraprendenza che supera i confini regionali, tanto da far invidia anche agli atenei più prestigiosi. 
 
Grazie all’indiscussa capacità di stare al passo con i tempi, proprio sul versante dell’innovazione tecnologica, questo polo universitario si è dotato anche di nuovissimi laboratori di biomedicina nella Facoltà di Medicina e Chirurgia che ne lasciano presagire la visione virtuosa e lungimirante, proprio a significare la competitività e l’offerta pluralistica, quale espressione indiscussa dell’ateneo.

L’intervento suggestivo del Prof. Giovanni Puglisi ha messo proprio in evidenza questa incredibile realtà spaziando dal globale al locale, dal mitologico al letterario, ibridando saperi e competenze degne di un “Rettore graduato”, pur di dimostrare che “il meglio può ancora vincere” e che si può tirare fuori dalla “sociologia delle macerie” una comunità apparentemente condannata al suo destino.
 
A questo evento, a cui hanno partecipato anche il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, il Presidente della Kore Cataldo Salerno e il noto chirurgo Prof. Bruno Gridelli, si è voluto rimettere al centro della discussione l’importanza di svolgere un ruolo centrale nella didattica e nella ricerca. 

 “E’ lodevole – dichiara Giancarlo De Matthaeis, presidente di Labozeta Spa – quanto è stato costruito in così poco tempo e il significato profondo che questo polo universitario è capace di esprimere. Siamo altresì grati di essere stati coinvolti nella progettazione di questi nuovi spazi laboratoriali, che al di là  dell’importante valore aggiunto che rappresentano, sono frutto di una strategia che va ben oltre alla mera apparenza. Infatti, – conclude De Matthaeis – realtà accademiche di questo spessore in Italia devono essere motivo di grande orgoglio che va guardato con stima, ammirazione e come modello da replicare su tutto il territorio nazionale.”