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Cosmetica. La valle lombarda nella top della produzione mondiale. Intercos la più importante nel settore

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Il distretto lombardo della cosmetica realizza il 55% dell’export nazionale del settore e si trova ai primi posti a livello mondiale. Tra le aziende del comparto la Intercos di Agate Brianza si è imposta come una delle più rilevanti nel mondo della cosmetica per conto terzi, con 680 clienti in tutto il mondo tra cui 24 dei 30 principali operatori dell’industria cosmetica.

Questo grazie agli 11 centri di ricerca che, collegati ai 15 stabilimenti produttivi e gli altrettanti uffici commerciali dislocati in tre continenti, si occupano di sviluppare prodotti per le maggiori case mondiali di make-up. L’azienda italiana è infatti quella nel settore che investe di più al mondo con una quota del 13% sui ricavi e punte del 15%, e con 800 collaboratori che si dedicano specificamente all’attività di ricerca per lo sviluppo di nuove materie prime e di principi attivi. Tutto questo ha permesso ad Intercos di generare solo da questo settore, negli ultimi tre anni, oltre la metà del fatturato. L’azienda infatti ha chiuso il 2021 con ricavi netti pari a 673,7 milioni di euro, in crescita rispetto al 2020 del +11,1%, con un incremento particolarmente rilevante della business unit skincare e mercati cinesi ed americani. L’azienda nasce con Dario Ferrari che, dopo le prime esperienze come pubblicitario a Londra, inizia a vendere in Italia le creme della madre che possedeva un’impresa cosmetica in Svizzera.

Nel 1972, a 29 anni, decide di mettersi in proprio e acquista una piccola attività con una decina di dipendenti che produce rossetti, una delle numerose imprese che popolano il cosiddetto “quadrilatero della cosmetica” tra Milano, Brianza, Bergamo e Crema, creando così Intercos. Grazie all’esperienza acquisita nel settore, Ferrari decide di ampliare la produzione cosmetica e raggiunge il successo dopo pochi anni quando crea un ombretto più facile da applicare e più brillante di quelli presenti sul mercato. Un prodotto realizzato grazie ad un’intuizione tecnologica che, in un certo senso. copia la procedura utilizzata dal famoso caffè decaffeinato Hag per estrarre la caffeina dai chicchi.

Nel 1978 nota questo innovativo prodotto italiano la Estée Lauder – azienda americana tra le più grandi nel mercato dei cosmetici – e Ferrari viene invitato a New York dove gli viene offerto il primo contratto per la produzione con il marchio americano del suo innovativo cosmetico. Da quel momento ad Estée Lauder si affiancano altri clienti che utilizzano le varie soluzioni dell’azienda come Dior, Chanel, Lancôme ed Helena Rubinstein, solo per citarne alcuni grandi nomi che hanno portato Intercos ad avere oggi oltre 680 clienti in tutto il mondo tra cui 24 dei 30 principali operatori dell’industria cosmetica. Altro esempio dell’eccellenza italiana nel settore è la Ancorotti di Crema che fornisce prodotti di make-up e skincare a circa 300 brand in 50 paesi diversi. Le vendite all’estero costituiscono quasi il 90% del fatturato aziendale che supera i 100 milioni di euro e ha Europa e USA come principali destinazioni commerciali. Un’azienda che è presente dal 1984 quando Renato Ancorotti, imprenditore del settore farmaceutico, capisce la futura importanza che occupa la produzione decentralizzata di make up cosmetico. Decide così di fondare la Gamma Croma, un’azienda conto terzi che diventa rapidamente leader mondiale nella produzione di make up. Nel 2009 è la figlia Enrica che decide di creare una nuova azienda, la Ancorotti Cosmetics, specializzandosi in particolare nella produzione di mascara. Per questo acquisisce e riqualifica lo stabilimento ex Olivetti di Crema, progettato negli anni Sessanta da Renzo Piano e Marco Zanuso, inaugurando un nuovo polo logistico e produttivo di 30mila metri quadrati ad elevata efficienza energetica, con una riduzione di oltre il 10% di emissioni di CO2 e un riutilizzo dei rifiuti industriali del 95%.

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