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Accordo Eni Enea per la ricerca su tecnologie e energia pulita

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Tre anni di ricerca e sperimentazione e una dote da otto milioni di euro per disegnare il futuro dell’energia tra rinnovabili, biofuel, economia circolare e “nucleare pulito”. Il viaggio verso gli obiettivi del 2050 è già iniziato.

A percorrerlo, forti di una collaborazione che dura da anni e di una dote finanziaria dedicata di otto milioni di euro, l’agenzia di ricerca Enea e l’Eni. A suggellare questa collaborazione l’accordo, sottoscritto i mesi scorsi tra l’azienda e l’agenzia di ricerca, e ora operativo con all’orizzonte il traguardo della decarbonizzazione e dell’energia pulita. Passaggio obbligato che apre la strada a quella che è stata definita la rivoluzione energetica.

«L’accordo è attivo — dice Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento Enea di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili – e proprio i giorni scorsi c’è stato l’avvio delle operatività che si tradurranno in gruppi di lavoro finalizzati a svolgere le azioni previste con l’obiettivo di perseguire gli ambiti dell’intesa in un contesto in cui si mettono in comune competenze e infrastrutture». Dal centro ricerche di Casaccia e Frascati dell’Enea a quelli dell’Eni. Obiettivo dell’intesa, che durerà 36 mesi, lo sviluppo di prototipi, tecnologie e processi innovativi, studi di fattibilità e analisi di scenario. E poi «lo scambio di competenze e conoscenze e la promozione di iniziative congiunte per un valore di oltre 8 milioni di euro costituito dall’apporto di risorse umane, tecniche e finanziarie da entrambe le parti».

L’accordo, come sottolineato dal presidente dell’Enea Gilberto Dialuce, dopo la sottoscrizione del Jpa, «rafforza la collaborazione già in atto con Eni nel Cluster tecnologico nazionale energia, nel campo della fusione nucleare e in altre iniziative per l’economia circolare, il solare a concentrazione e l’accumulo termico».

Nel dettaglio, l’accordo, come annunciato dall’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi dopo la sottoscrizione, «assume un ruolo sempre più profondo e decisivo per poter tracciare insieme il futuro dell’energia». Per quanto riguarda gli ambiti, si tratta della produzione di energia da fonti rinnovabili e a basse emissioni di CO2, del supercomputing, della superconduttività e dell’economia circolare, tra cui processi innovativi per la valorizzazione degli scarti e per la produzione di biogas, biometano e di biochar.

Tra le attività di ricerca anche il solare a concentrazione e inoltre «lo sviluppo di sistemi combinati di generazione e stoccaggio termico». Un altro aspetto andrà a riguardare il cosiddetto “supercomputing”, e in questo caso la collaborazione tra le due realtà «svilupperà, fra l’altro, tecnologie e hardware di nuova generazione per un innovativo sistema di High performance computing (Hpc) ad alta efficienza energetica e di calcolo».

C’è poi l’aspetto legato alla superconduttività in cui è prevista la collaborazione per lo «sviluppo di una tecnologia innovativa per il design e la realizzazione di un sistema di rilevazione e prevenzione del Quench (perdita delle caratteristiche superconduttive) in un magnete a superconduttori Hts». In questo settore, conclude Graditi «Eni ed Enea hanno siglato un’alleanza strategica «per la realizzazione di un grande polo scientifico-tecnologico sulla fusione Dtt (Divertor tokamak test)» che verrà realizzato nel centro ricerche Enea di Frascati.

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